Inizierà a febbraio, a Sassari, il progetto “Password per i diritti umani: nuovi strumenti per una partecipazione attiva” realizzato da AICEM, insieme ai suoi partner locali e sostenuto attraverso l’ 8×1000 della Chiesa Evangelica Valdese con l’obiettivo di favorire processi inclusione sociale sul territorio della provincia di Sassari.
Perché Password per i diritti umani?
Password per i diritti umani nasce per rispondere alle sfide legate al massiccio flusso migratorio degli ultimi anni. Nella regione Sardegna, la novità del fenomeno e la sua rapidità di diffusione hanno fatto emergere sentimenti di paura verso il “diverso” che hanno portato a manifestazioni di discriminazione e violenza a scapito dello sviluppo del territorio e della collaborazione tra i suoi abitanti vecchi e nuovi.
Credendo che la diversità sia una ricchezza per chi la conosce e la vive, il progetto si propone di creare dei percorsi di formazione che rafforzino il ruolo dei giovani del territorio come attori principali di promozione e rispetto dei diritti umani.
Il progetto come follow-up di un progetto internazionale
“Password per i diritti umani” nasce sulla scia dell’omonimo progetto “Password for human rights” realizzato da AICEM a Sassari nel 2016, e al quale hanno partecipato giovani provenienti da 7 paesi (Italia, Gran Bretagna, Austria, Ungheria, Spagna, Russia e Georgia). 35 giovani hanno preso parte ad un corso di formazione di una settimana, approfondendo la tematica dei diritti umani e l’utilizzo dei social media per favorire processi di inclusione sociale.
Durante il progetto, AICEM ha rafforzato le proprie connessioni con una rete di associazioni locali, in particolare le Acli Provinciali e Sassari città Migliore ed è entrata in contatto con il centro di accoglienza “Pagi” di Sassari, attraverso un incontro tra i suoi ospiti e i partecipanti al progetto.
L’esperienza e il suo successo hanno portato a realizzare un corso sulla stessa scia ma rivolto ai giovani del territorio e con l’obiettivo specifico di favorire l’inclusione dei giovani migranti. E’ nato così “Password per i diritti umani: nuovi strumenti per una partecipazione attiva”.
Il supporto della Chiesa Valdese
Il progetto si avvarrà del supporto dell’8X1000 della Chiesa Evangelica Valdese, che da anni destina i contributi ad essa spettanti alla realizzazione di progetti nell’ambito sociale, assistenziale, umanitario e culturale. Per saperne di più potete visitare il sito https://www.ottopermillevaldese.org.
Prossimi passi
La prima fase di “Password per i diritti umani” inizierà il prossimo mese nella città di Sassari, con un percorso formativo rivolto a 20 giovani del territorio.
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